«È imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili. Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui. La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i delitti e le ferite procurate nel passato e ci permette di aprirci e impegnarci maggiormente nel presente in un cammino di rinnovata conversione».
Così si rivolge il Papa con la “Lettera al popolo di Dio”, chiedendo a tutti noi di riparare con la preghiera, il digiuno e l’impegno di conversione il crimine della pedofilia nella Chiesa.
In questo venerdì e durante la settimana accogliamo l’invito di Papa Francesco: ciascuno di noi, come singolo e come comunità, cercherà la forma di compiere un gesto penitenziale che risponda al suo appello.
Preghiamo: Pietà di me o Dio nel tuo amore, nella tua misericordia cancella il mio peccato…